La nostra storia

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L’Asilo Infantile di Altessano fondato con decreto di Umberto I, Re d’Italia, il 12 gennaio 1888, rappresenta una delle istituzioni più radicate nella memoria storica della comunità di Altessano. Ancora oggi è riferimento dei cittadini senza distinzione di condizioni sociali. Per la verità l’avvio dell’iniziativa è da farsi risalire all’anno 1886 quando il sig. Luigi Canfari, direttore della Filanda di Altessano, con fondi ricavati da sottoscrizioni di privati cittadini e di enti pubblici quali l’Opera Pia Barolo, che offrì il terreno su cui erigere il nuovo fabbricato, il Comune di Venaria Reale e la Congregazione di Carità, si resero promotori di un asilo infantile che avrebbe affrontato le esigenze di dotazione e di finanziamento con il provento delle Azioni dei Soci, con i sussidi annuali dell’Opera Pia Barolo, dello stesso Comune di Venaria Reale e della Cassa di Risparmio. Il Canfari, appassionatamente legato all’Asilo, nell’anno 1927 (41 anni dopo), constatata la crescita del numero dei bambini, si pose a capo di una commissione speciale nominata dagli azionisti e curò il primo ampliamento dei locali, dotandoli di un arredo più moderno, con una spesa affrontata con il concorso del Comune, della società SNIA Viscosa, dell’Opera Pia Barolo e di altri privati. Ben presto fu poi necessario riparlare di un nuovo ampliamento: era la fine della guerra, le casermette venivano occupate dai civili con la conseguenza di un massiccio aumento della popolazione e delle richieste di iscrizione all’asilo. La parrocchia acconsentì alla permuta di un terreno e fu costruito un lungo salone a lato delle due aule. Negli anni seguenti sono stati eseguiti lavori di adeguamento e ristrutturazione nei locali dell’Asilo e la Regione Piemonte ne ha riconosciuto la natura giuridica privata. Oggi l’infanzia di Altessano può contare sulle stesse cose e sugli stessi valori, perché come allora uomini di buona volontà si impegnano in una collaborazione stretta con le insegnanti per la permanenza dell’opera.